Post in evidenza

mercoledì 20 aprile 2016

La dieta mediante la cura della flora batterica

La correzione della flora intestinale e' un mezzo importante per la gestione del peso: infatti e' accertata l'alterazione della flora microbica nei soggetti sovrappeso ed obesi. L'uomo,quale organismo pluricellulare,e' frutto di un lungo processo evolutivo che ha portato all'associazione sinergica fra un elevatissimo numero di singole cellule; il processo di collaborazione non si esaurisce nella pur mirabile fusione fra queste cellule: un diverso tipo di sinergia lega le innumerevoli cellule umane ad una ancora piu' elevata quantita' di cellule che hanno mantenuto la propria individualita' anche se risultano parimenti utili ed in alcuni casi indispensabili alle attivita' biologiche dell'organismo: ad esempio,la flora batterica intestinale produce vitamine,molecole antinfiammatorie,enzimi digestivi la cui azione altrimenti verrebbe a mancare; questo fa dell'uomo un ecosistema in cui e' fondamentale la collaborazione con le cellule microbiche: virus,batteri,miceti che vivono sulla superficie e nelle cavita' del nostro corpo sono in numero dieci volte maggiore rispetto alle cellule umane e dispongono nel complesso di un corredo genetico cento volte superiore; queste proporzioni ci spiegano l’importanza, fra l’altro, delle funzioni digestive della flora batterica.
L'insieme dei microrganismi “simbionti” costituisce il microbioma. Il progetto “microbioma umano” si propone di individuare qualita' ed attivita' delle cellule microbiche e le loro relazioni con il nostro stato di salute: in particolare,alterazioni del microbiota ideale potrebbero essere causa di patologie infiammatorie croniche, allergie, diabete ed obesita'.
Il rapporto con la popolazione microbica intestinale e' molto delicato giacche' nessun legame obbliga la flora batterica a permanere in loco ma il crearsi di condizioni sfavorevoli (terapie antibiotiche ed alimentazione inadeguata) puo' di molto impoverirla e compromettere cosi' un gran numero di attivita' biologiche di protezione,digestione, ecc. In particolare,fra le attivita' della flora batterica intestinale che vengono svolte in maniera ottimale quando il microbioma e' corretto, vi sono: - Un importante ruolo nel contrasto dell'obesita' e del sovrappeso (funzione che ci interessa specificamente e richiedera' una trattazione specifica nella seconda parte). - La funzione digestiva: con il suo corredo enzimatico scinde legami chimici per i quali l'intestino umano non e' attrezzato (cartilagini,polisaccaridi vegetali); quelli dotati dell'enzima beta-galattosidasi possono limitare l'intolleranza al lattosio (scindono il legame glucosio-galattosio).
- La sintesi di vitamine,come alcune del gruppo b e la vitamina K, che svolge un ruolo essenziale nella coagulazione del sangue .A volte il microbioma intestinale del neonato non e' ancora in grado di produrre la vitamina K e quindi, in via precauzionale, ogni neonato ne riceve un'iniezione intramuscolare. - Una rilevantissima stimolazione del sistema immunitario.
- L'alleviamento della sindrome dell'intestino irritabile.
- L'eradicazione dell'Elicobacter Pylori;
Alcuni ceppi batterici sono comuni alla maggioranza dell'umanità, le altre migliaia di specie presenti nel microbiota variano soprattutto in base all'alimentazione; l'80% di essi provoca la fermentazione (come Lactobacillus e Bifidobacteria), il restante 20% provoca la putrefazione dei resti (come Escherichia, Bacteroides, Eubacteria, Clostridium); molti di questi batteri sono utili o innocui come costituenti del microbioma umano in equilibrio di eubiosi, ma presi singolarmente possono essere pericolosissimi o mortali in altri ambiti. ) La correzione della flora intestinale e'un mezzo importante per la gestione del peso: infatti e' accertata l'alterazione della flora microbica nei soggetti sovrappeso ed obesi.
Nella flora betterica intestinale dell’uomo si individuano due phyles: dei Bacteroides e dei Firmicutes. La proporzione fra Bacteroides e Firmicutes e' alterata nei soggetti obesi nel senso che questi hanno una prevalenza di Firmicutes. I ceppi batterici Firmicutes oltre ad avere un ruolo nell'assorbimento del glucosio determinano un maggiore assorbimento dei grassi dagli alimenti; in piu’ la proliferazione dei ceppi Firmicutes a livello intestinale determina un aumento dei livelli di LPL ( lipoprotein-lipasi), un enzima che provoca un accumulo di trigliceridi nel tessuto adiposo. Inoltre i Firmicutes inibiscono il FIAF (fattore adiposo ad induzione veloce) che blocca l'azione delle lipoprotein-lipasi con una seconda azione volta all'aumento del grasso corporeo. Recenti ricerche hanno riscontrato nel microbiota di persone obese geni che codificano enzimi capaci di scomporre i polisaccaridi della cellulosa; l'organismo umano normalmente e' privo di tali enzimi ed infatti non e' in grado di digerire la cellulosa della fibra,che viene eliminata senza trasformazioni metaboliche; nelle persone sovrappeso invece si ha la scissione della fibra di cellulosa in glucosio il quale quindi viene utilizzato a fini energetici o,se in surplus rispetto alle esigenze caloriche dell'organismo,trasformato ed immagazzinato in forma di grassi. Anche questa operazione metabolica e' dovuta a particolari famiglie batteriche presenti nel microbiota L'effetto paradossale e' quindi che negli individui sovrappeso,che presentino squilibri nel microbiota la fibra,assunta per ridurre l'apporto calorico della dieta,finisce per costituire una ulteriore fonte di grassi:opzione utile per l'organismo,che cosi' ha una ulteriore risorsa energetica,un problema in piu' per chi vuole perdere peso. Si comprende quindi come,prima di elaborare diete che forniscano fibre per ridurre l'appetito e sostituire alimenti calorici, sia opportuno promuovere una modificazione della flora batterica intestinale: cio' va ottenuto mediante il cambiamento delle abitudini alimentari piuttosto che con la somministrazione di probiotici: i fermenti vivi sono inattivati dagli acidi gastrici,sopravvivono solo quelli in forma sporale o somministrati in capsule gastroresistenti,ma la mancanza di substrati nutritivi validi per gli specifici ceppi batterici nell'ambiente intestinale non favorisce il loro attecchimento e potrebbero essere eliminati tutti nel giro di qualche giorno (nel microbiota si svolge una durissima competizione per la sopravvivenzza,letteralmente,per cui i ceppi batterici che non trovano un ambiente adatto sono sfavoriti nella competixione e perdono). I fermenti piu' stimati e quindi piu' utilizzati per equilibrare la flora batterica sono ceppi di Bifidobatteri,Enterococchi ed il Lactobacillus Rhamnosus,tutti Firmicutes! Non e' certo un errore terapeutico, vengono prescritti infatti quei ceppi che migliorano la funzionalita' intestinale: obiettivamente,il microbiota migliore e' quello che assicura il maggior assorbimento di principi nutritivi,peccato che chi e' a dieta chiede piuttosto che venga ridotto l'assorbimento di zuccheri e grassi. Di seguito i più importanti tra i 274 generi compresi nel phylum Firmicutes: Bacilli, ordine Bacillales: Bacillus Listeria Cocchi, ordine Coccacea: Enterococcus Lactococcus Micrococcus Staphylococcus Streptococcus Sarcina Bacilli, ordine Lactobacillales: Lactobacillus Leuconostoc Pediococcus Clostridia: Acetobacterium Clostridium Eubacterium Heliobacterium Heliospirillum Megasphaera Pectinatus Selenomonas Zymophilus Sporomusa Erysipelotrichi: Erysipelothrix. Lo squilibrio Bacteroides-Firmicutes genera segnali che controllano l'espressione dei geni delle cellule epiteliali intestinali. Di conseguenza l'assunzione di probiotici sia da prodotti caseari che da integratori non caseari puo' causare un aumento di peso a causa della preponderanza dei lactobacilli. E' l'assunzione di alimenti ricchi in polifenoli invece che puo' correggere lo squilibrio del microbiota e concorrere alla riduzione del peso corporeo. Il metabolismo dei polifenoli da parte del microbiota comporta la scissione di legami glicosidici con la formazione di glicani (polisaccaridi che formano nelle membrane cellulari umane glicoproteine,glicolipidi); i glicani sono necessari per la sopravvivenza del microbiota intestinale come base nutriente,ma non vengono utilizzati in maniera omogenea dalle varie famiglie batteriche: i Firmicutes contengono un numero molto inferiore di enzimi per il metabolismo dei glicani rispetto ai Bacteroides quindi una dieta ricca di polifenoli crea un ambiente piu' ricco di nutrimento e piu' favorevole ai Bacteroides,dei quali cosi' favorisce l'impianto intestinale ed il metabolismo; il proliferare dei Bacteroides toglie spazio vitale ai Firmicutes ed alle loro azioni favorenti l'assorbimento dei grassi. I Firmicutes vengono ostacolati anche dalla fermentazione dei composti fenolici,essendo piu' vulnerabili rispetto ai Bacteroides nei confronti dell'azione antimicrobica di queste sostanze Quindi va proposta un'alimentazione ricca di polifenoli (alimenti o sciroppi) ad elevata biodisponibilita' e con basse quantita' di alimenti ricchi di probiotici come yogurt,yogurt di soia,integratori di probiotici.

Dr. Nicola Lembo c 2016
https://www.facebook.com/alimentazione.edieta/