…finalmente il contanumeri chiama il mio turno; una sola impiegata agli sportelli, ogni volta diversa; dicono che vengono spostati alla bisogna nelle varie sedi, tutte ormai con il personale ridotto al di sotto di qualsiasi sufficienza funzionale.
-“Devo riscuotere questo assegno. E’ stato
emesso dalla vostra filiale”.
Vaga espressione di indecisione…mi chiedo
rapidamente se per errore non ho pronunciato un arruffato invito a
cena con implicita scopatina ammazzacaffè.
- “Al momento non ho contanti in cassa…”
- “Al momento non ho contanti in cassa…”
- “Pazienza, aspetto; non posso versarlo
nella mia banca, ho il conto in Puglia”
- “Ma…è anche che non la
conosciamo…servirebbero due documenti”
- “Non é un problema. Ecco patente e carta
di identità; e sono già censito, è quasi un anno che vengo ogni
mese a riscuotere”
- “ma non sono possibili movimenti contanti
sopra i mille euro!”
- “Infatti vengo pagato con un assegno, non
in contanti!”
- “…non credo di essere autorizzata a
pagare…”
- “si faccia autorizzare allora!”
- “Posso farla parlare con il direttore…”
- “Bene, so qual’é l’ufficio, non si
incomodi”.
Ma é anche peggio, visto che il nobile
capintesta non vuole contraddire l’impiegata:
- “Esistono diverse sentenze della corte
costituzionale che riconoscono come non siamo obbligati a pagare gli
assegni: eccole!”
E raccoglie a caso dalla caotica scrivania
faldoni di centinaia di fogli.
Potrebbe bastare, ma il suo accomodare il culo alla forma della poltrona rivela il gusto per una polemica che vuole stravincere:
Potrebbe bastare, ma il suo accomodare il culo alla forma della poltrona rivela il gusto per una polemica che vuole stravincere:
- “E come mai non versa l'assegno nella sua
banca?”
- “Perchè é in Puglia la mia banca, non
conto di tornarvi presto”.
- “Vede, noi pagando un assegno compiamo un
atto di fiducia…”
E, sardonico ed ammiccante come chi spara la
cartuccia vincente:
- “...lei come mai non ha la fiducia della
sua banca?”
E con questo mi dimostra che neanche ascolta; lui dispensa saggezza e certezze, come vuoi farlo dubitare con le tue rimostranze… capisco che é inutile, ma continuo per inerzia a spiegarmi:
E con questo mi dimostra che neanche ascolta; lui dispensa saggezza e certezze, come vuoi farlo dubitare con le tue rimostranze… capisco che é inutile, ma continuo per inerzia a spiegarmi:
- “Non sono passato dalla mia banca, é in
Puglia che ho il conto! Qui ho questo assegno, emesso dalla vostra
filiale: sto chiedendo dei soldi che sono già miei! Non ha senso che
mi rechi in Puglia per riscuotere”.
- “Quindi vuole riscuotere perché le servono
adesso i soldi?”
- “Già, ci siamo appena liberati della
confessione in chiesa e ci tocca confessarci in banca…”
Nel frattempo si affaccia alla porta un altro
cliente che il direttore riconosce e, col pretesto di salutarlo, si
alza e si avvicina, ergendosi col suo fisico da palestra in pausa
pranzo e di fatto congedandomi. A questo punto posso solo dargli una
ginocchiata nei coglioni, e la tentazione é fortissima, oppure
andarmene…
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- “Ecco il motivo della faccia nera di
Giggin’!”
- “Già, dopo la mia fruttuosa mattinata in
banca, Enzo…”
- “E la ginocchiata nei coglioni?”
- “Naturalmente ho preferito andarmene, Rollo. La mia stirpe ha una lunga tradizione di prudenza e basso profilo, per quanto mi rimane dei ricordi e dei racconti familiari; é un’eredità che ti porti appresso, come nelle scelte a cui fatalmente arrivi: cominci col non esporti per non rischiare e pian piano ti convinci di non essere all’altezza, di non essere capace…
- “E la ginocchiata nei coglioni?”
- “Naturalmente ho preferito andarmene, Rollo. La mia stirpe ha una lunga tradizione di prudenza e basso profilo, per quanto mi rimane dei ricordi e dei racconti familiari; é un’eredità che ti porti appresso, come nelle scelte a cui fatalmente arrivi: cominci col non esporti per non rischiare e pian piano ti convinci di non essere all’altezza, di non essere capace…
Ma non é un atteggiamento che mi sento di
condannare del tutto; mettiamo che sia una scelta comportamentale
atavica, é una tattica che si é mostrata vincente; in fondo: la mia
stirpe é arrivata a me, per costruirmi la vita, attraversando,
necessariamente senza interruzioni, migliaia… milioni di anni senza
che il filo si interrompesse; dai protozoi ad oggi c’é stata una
linea di discendenza che mi ha generato ed é stata fatta da
organismi che sono SEMPRE riusciti a riprodursi prima di morire”.
- “Quindi dopo due milioni di anni tu, Giggi’
sei il primo che va avanti a seghe: tutti i tuoi progenitori, persino
i protozoi, hanno tutti scopato!”
- “Raramente i protozoi scopano; in genere si
riproducono per scissione, ricorrono ad un comportamento sessuale
solo di tanto in tanto, per garantire la variabilità genetica”.
- “Quindi tu, singolo degenere individuo, sei
riuscito a far regredire la tua stirpe con un salto di milioni di
anni…”
- “Allo stadio di ameba, ho capito, però non
oso scindermi”.
- “Scissione…nessuna variazione
genetica…anche il sistema nervoso si scinde: la duplicazione dei
neuroni comporterebbe la copiatura del loro assetto chimico? Verrebbe
duplicata anche la registrazione chimica delle esperienze? Perchè se
al nuovo individuo si trasferiscono le cognizioni del genitore, i
suoi ricordi, ed esperienze, emozioni…é la strada
dell’immortalità”.
- “Non credo che funzionerebbe, ma se impari
a scinderti, non scopi più!”
- “Eh cazzo, Enzo, ma scopa quanto vuoi!”
- “... ameba fra amebe? Boh,fammelo immaginare…un materiale morbido ed elastico che ti
avvolge da tutte le parti, copre scivolando ogni centimetro della tua
pelle, entra in tutte le pieghe ed anfratti…”
- “ANFRATTI!!!”
- “Per evitare termini volgari…forma ogni
tipo di rientranza di misura perfetta…compone movimenti che
chiudono ed aspirano…”
- “Rollo, trovi sensuale qualsiasi organismo
vivente…”
- “Dici che mi scoperei anche un’ameba,
Giggi’? Mmmm…si, credo che lo farei…”
- “Ma il meccanismo di riproduzione è
relativo: se non hai figli, per milioni di anni una intera linea di
discendenza di protozoi ha combattuto guerre chimiche con enzimi per
sciogliere i nemici; dopo chissà quante migliaia di generazioni i
tuoi antenati mammiferi si sono nascosti nel cavo degli alberi per
sopravvivere ai grandi rettili. Pensa a quante volte un autentico
miracolo ha consentito a queste specie di topolini che ti hanno
generato di sfuggire a zanne ed artigli, ad alluvioni e frane, tutto
per portare attraverso i millenni uno schizzetto di dna che ti desse
la vita…se solo una volta un accidente qualsiasi avesse colpito uno
qualunque dei milioni di esseri che hanno formato la tua linea di
discendenza, la catena si sarebbe spezzata a quel punto…milioni di
anni in cui milioni di individui uno appresso all’altro hanno avuto
un culo pazzesco, le hanno scampate tutte, almeno fino al momento in
cui hanno procreato…dopo di che, anche un solo minuto dopo, addio,
mon cher, non servi più…sassi casualmente piovuti dalle rupi,
frecce di nemici che finalmente trovano il loro bersaglio…”
- “Cavallette…”
- “Pure le cavallette, certo, ed é così per
ogni individuo attualmente presente sul pianeta”.
- “Quindi se non ho figli ho sprecato
un’odissea immane…”
- “Santa madonna prigioniera…ma non ci si
può chiamare fuori da questa CAZZATA immane?”
- “E’ una bella responsabilità…tu da
solo decidi di interrompere una linea di discendenza che ha contato
milioni di esseri viventi, e comunque centinaia di migliaia di
mammiferi e poi migliaia di esseri umani, una stirpe di eroi che
sembra essere esistita solo per metterti in piedi”.
- “Discendenze di eroi...quindi, se
sopravvive una stirpe prudente, o pavida, remissiva, sottomessa…”
- “Non esageri?”
- “Non parlo necessariamente di me. Se
sopravvivono stirpi che comunemente vengono definite “perdenti”…può
significare che perdenti non lo sono affatto”.
- “E’ chiaro che la paura favorisce la
prudenza e quindi é un fattore utilissimo per la sopravvivenza”.
- “Ma allora perchè comportamenti vili come
nascondersi, scappare, che pure risultano vincenti nella scala
evolutiva, ci lasciano frustrati, pieni di sensi di colpa e vogliosi
di clamorose rivincite?
Ma poi in realtà non ci si adatta facilmente
ad un ruolo sottomesso, ad atteggiamenti remissivi… é più
probabile che periodicamente qualcuno paghi per gli affronti che non
abbiamo saputo respingere;
chi? In genere qualche individuo più debole, qualcuno che magari ci si affida con fiducia e che si rassegna a subirci; succede che abbozzi davanti all’entusiasmo amministrativo del direttore e torni a casa in apnea; lì dipende poi se aperta la porta trovi tuo figlio o tua moglie o il cane.
Nicola Lembo
chi? In genere qualche individuo più debole, qualcuno che magari ci si affida con fiducia e che si rassegna a subirci; succede che abbozzi davanti all’entusiasmo amministrativo del direttore e torni a casa in apnea; lì dipende poi se aperta la porta trovi tuo figlio o tua moglie o il cane.
Nicola Lembo